Quando sei triste piovono gattini
Era una notte troppo silenziosa ed una mamma gatta, approfittando del sonno dei suoi cuccioli, si allontanava dalla tana per cacciare. Aveva deciso di mettere alla luce i suoi piccoli in una pagliara abbandonata, qualcuno ci aveva lasciato delle stoffe calde e morbide, era lontano dalla strada ed i cani delle case vicino scoraggiavano eventuali predatori; solo le cornacchie della quercia li accanto ed i gufi notturni potevano rappresentare un pericolo, ma ora tutto taceva. Non appena fu abbastanza lontana uno dei micetti, la più piccola, affamata e pestifera, si svegliò e miagolando fece capolino dalla costruzione in tufo.
Nello stesso momento una donna stava buttando la spazzatura, ma improvvisamente sentì che qualcosa non andava, aspettava che suo marito le desse conferma di essere arrivato a lavoro, era ancora presto, ma aveva la sensazione che fosse successo qualcosa. Prese il cellulare e gli inviò un messaggio whatsapp: "Cosa è successo?"
La doppia spunta blu non comparve, lo aveva immaginato, non leggeva mai i messaggi mentre guidava, eppure sentiva che doveva contattarlo. Un miagolio in sottofondo la distrasse dai suoi pensieri, probabilmente era un micetto in difficoltà.
Passarono 10 minuti ed il suo telefono squillò:
<<Pronto, hai letto il messaggio?>>
<<Quale messaggio?... Amore ho avuto un incidente... la macchina è da buttare>>
Intanto la piccola peste dal pelo fulvo si era addentrata nella vegetazione, sembrava tutto enorme ai suoi occhi, miagolava smarrita, la madre non poteva sentirla, ma al capo del territorio non sfuggiva nulla ed era già diretto verso di lei. Faceva un gran trambusto con tutto quel miagolio ed aveva attirato le pericolose attenzioni dei rapaci notturni, tutto ad un tratto si ammutolì: davanti a lei un grosso gatto maschio dal pelo rosso e lo sguardo serio.
<<Come la macchina è distrutta? Ma tu come stai? Hai chiamato qualcuno?>>
<<No ho chiamato subito te, sto bene.. mi fa male il braccio, la macchina è distrutta!>>
<<Ho capito, ma dove sei? Sei ancora in macchina? Cosa è successo?>>
<<Sono vicino all'ospedale, mi sono venuti addosso, sono sceso dalla macchina per controllare. La macchina...è distrutta>>
<<Ma controllare cosa?! Non si scende dalla macchina, è pericoloso!>> Era agitata, ma doveva mantenere la calma, lui era evidentemente troppo scioccato per gestire la cosa, doveva prendere in mano la situazione, se la macchina era distrutta come affermava il marito, la botta doveva essere stata forte e la paura era comprensibile. << Adesso mettiti seduto in macchina, io contatto i soccorsi e vengo da te>>
Attaccò il telefono che subito squillò nuovamente.

<<Pronto>>
<<Signora è l'assicurazione, ci risulta un impatto con il sistema di sicurezza, mi da conferma?>>
Mille domande tecniche le vennero in mente in quel momento, ma le mise da parte
<<Si, mi marito ha avuto un incidente poco fa>>
La voce della signorina era calma e gentile e lei ne veniva positivamente influenzata, riuscì a rispondere e sbrigare le pratiche, il resto fu rimandato al giorno dopo.
Il miagolio era più forte, non riusciva ad ignorarlo, nonostante il caos nella sua testa prese una torcia e scrutò nel buio del suo giardino fischiando come per indicare a quell'esserino la direzione da seguire. Di nuovo il telefono:
<< Amore sto andando al pronto soccorso>>
<<Come al pronto soccorso?! Hai detto che stavi bene!>> ora le sue tempie pulsavano e disturbavano i suoi pensieri.
Si fiondò in casa, preparò il fretta la borsa per un' eventuale degenza in ospedale, si mise qualcosa di semidecente addosso ed una volta affidata la bimba alla zia uscì di corsa dalla porta.
"Miao!"
Ci mancò poco che venisse schiacciata.
<<E tu come sei arrivata fino a qui??>>
"Miao"
La prese in braccio, era così piccola, stava su un palmo di mano. Avvicino il suo musino al viso:
<<Ora non ho tempo, quando torno mi occuperò anche di te>>
Rientrò e frettolosamente consegnò il micio tra le braccia di sua figlia già innamorata di quel cucciolo.

Arrivati a casa un po' provati furono accolti da quel piccolo richiamo: "Miao"
La bambina chiese candidamente cosa fosse accaduto e perché avessero un nuovo gatto, marito e moglie si guardarono e l'unica cosa che riuscirono a rispondere fu:
<<Sai amore, quando succede qualcosa di brutto ed hai bisogno di tirarti su qualcuno dal cielo fa piovere gattini per aiutarti a sorridere>>
Ecco come è "piovuta" Roxy nelle nostre vite, rimasta affamata e pestifera anche da grande, non ha smesso di guardare fuori dalla finestra incrociando, di quando in quando, quello sguardo severo ma magnanimo che l'ha condotta fino a noi.
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