Mastro Titta e lo spirito di Beatrice Cenci
Ultime piccole curiosità su Castel Sant'Angelo legate alla triste tradizione della condanna a morte, fortunatamente oramai estinta.
Uno dei famosi detti di Roma è: "Mastro Titta passa il ponte" ed è collegato al boia ufficiale di quei tempi a Roma , il famoso Mastro Titta, che contestualmente svolgeva anche il lavoro di ombrellaio e quando veniva chiamato ad eseguire una condanna lasciava il suo negozio ed attraversava Ponte Sant'Angelo e tutti capivano cosa sarebbe successo di lì a poco nella Piazza del castello.
Una delle vittime della decapitazione fu Beatrice Cenci nel 1599, ella uccise il padre che la teneva segregata in casa ed abusava sessualmente di lei, ma non ci fu pietà nei suoi confronti e la condanna fu tristemente eseguita. Si dice che in alcune notti più buie ancora si sentano i lamenti dello spirito della fanciulla che vaga nel castello e che si manifesta agli occhi dei più attenti
Last little curiosities about Castel Sant'Angelo related to the sad tradition of death penalty, fortunately now extinct.
One of the famous sayings of Rome is: "Mastro Titta passes the bridge" and is connected to the official executioner of those times in Rome, the famous Mastro Titta, who at the same time also held the job of umbrella maker and when he was called to execute a sentence left his shop and crossed Ponte Sant'Angelo and everyone understood what would happen shortly afterwards in the Castle Square.
One of the victims of the beheading was Beatrice Cenci in 1599, she killed her father who kept her segregated at home and sexually abused her, but there was no pity for her and the sentence was sadly carried out. It is said that in some darker nights we can still hear the moans of the spirit of the girl who wanders into the castle and manifests herself in the eyes of the most perceptive.
Uno dei famosi detti di Roma è: "Mastro Titta passa il ponte" ed è collegato al boia ufficiale di quei tempi a Roma , il famoso Mastro Titta, che contestualmente svolgeva anche il lavoro di ombrellaio e quando veniva chiamato ad eseguire una condanna lasciava il suo negozio ed attraversava Ponte Sant'Angelo e tutti capivano cosa sarebbe successo di lì a poco nella Piazza del castello.
Una delle vittime della decapitazione fu Beatrice Cenci nel 1599, ella uccise il padre che la teneva segregata in casa ed abusava sessualmente di lei, ma non ci fu pietà nei suoi confronti e la condanna fu tristemente eseguita. Si dice che in alcune notti più buie ancora si sentano i lamenti dello spirito della fanciulla che vaga nel castello e che si manifesta agli occhi dei più attenti
Last little curiosities about Castel Sant'Angelo related to the sad tradition of death penalty, fortunately now extinct.
One of the famous sayings of Rome is: "Mastro Titta passes the bridge" and is connected to the official executioner of those times in Rome, the famous Mastro Titta, who at the same time also held the job of umbrella maker and when he was called to execute a sentence left his shop and crossed Ponte Sant'Angelo and everyone understood what would happen shortly afterwards in the Castle Square.
One of the victims of the beheading was Beatrice Cenci in 1599, she killed her father who kept her segregated at home and sexually abused her, but there was no pity for her and the sentence was sadly carried out. It is said that in some darker nights we can still hear the moans of the spirit of the girl who wanders into the castle and manifests herself in the eyes of the most perceptive.
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