Regali sul lago
C'era una volta, prima che tutto questo avesse inizio, qualcuno che regalava libri.
Era ancora inverno eppure il sole splendeva sulle acque della lago, un tiepido calore scaldava il viso e tutto appariva così sereno. Passeggiare era liberatorio e lo sguardo si posava su anziani che giocavano a bocce, cani che correvano in spiaggia, bambini sulle altalene e ragazzi che si scattava o foto con quel magnifico paesaggio a fargli da sfondo.
Io lentamente camminavo parlando da sola con Elly, il mio cane, fermandomi di tanto in tanto su una panchina. È proprio così che per ben 2 volte ho trovato dei libri, lasciati lì in cerca di un nuovo lettore. Inizialmente ho cercato di capire di chi fossero, ma dopo il secondo ritrovamento poco distante ho capito che non era un caso, qualcuno aveva trovato un modo originale per disfarsi di letture passate dando loro una nuova vita con un nuovo fortunato proprietario.
Che titoli curiosi! "La legge di Murphy", sarà un segno? Con il senno di poi non lo escludo. "Il fiore azzurro" titolo delicato ed un racconto d'altri tempi, di quelli da cui trarre i film in costume che tanto amo. E poi "Il silenzio del mare" libro in doppia lingua, italiano/francese, stimolante, con un animo rivoluzionario.
Quei momenti sembrano così lontani in quarantena, il tempo sembra essersi fermato come le lancette di questi vecchi orologi, siamo congelati in un tempo che si ripete ogni giorno ed anche il cielo sembra triste...ma una luce ancora brilla, la speranza che tutto questo presto passerà. Sfoglio i miei libri e mi sento meno sola, ricordo quel calore sul viso e mi stringo alle persone a me care, ritorneremo a passeggiare mano nella mano e tornerò a parlare da sola con Elly.
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