Post

Visualizzazione dei post da 2020

Elinor e la magia del Natale

Immagine
  Elinor viveva in una graziosa casetta di montagna, in primavera l'odore della nigritella attorno all'abitazione inebriava di vaniglia l'aria circostante, ma era in inverno che si poteva godere del profumo migliore: i pini circostanti univano la loro essenza a quella delle decorazioni fatte di arance e cannella appese alle finestre, per altri cani sarebbe risultato troppo forte, ma non per lei, per Elinor quella era casa. Come ogni anno la famiglia si era riunita intorno all'albero e lei dalla sua postazione accanto al camino, osservava pigramente il rito della "vestizione dell'albero", non capiva perché fosse necessario mettere fiocchi e lucine ad un piccolo pino, forse per far divertire i gatti? Li guardava ansiosi di fiondarsi su quei minuscoli pacchetti di carta colorata appesi all'albero, erano abilissimi ad arrampicarsi tra i suoi rami e quei fili erano così attraenti per loro, ma perché creare ogni anno un parco giochi per gatti per poi smontar...

Il mito dell'autunno che durò anni

Immagine
Un giovane albero di Melo Cotogno era appena stato trapiantato in un grosso giardino di alberi da frutto e con lui era arrivato anche Polmino, un piccolo folletto di 130 anni; non dovete però immaginarvi un omino fatato ricurvo e rugoso, in questa fase della loro vita i folletti hanno appena raggiunto l'età adulta e Polmino era nel pieno degli anni più belli per la sua specie. Era il più alto della sua famiglia, ben 2,3 cm senza contare la punta del cappello, capelli color corbezzolo, orecchie appuntite e occhi allungati, brillanti e viola prugna; la specialità di Polmino era la frutticoltura, dopo una gioventù spensierata da cui aveva appreso numerose lezioni ed in cui si era anche divertito facendo qualche guaio, era maturato, aveva salvato numerose piante e si era preso l'incarico di occuparsi di quel di melo cotogno costruendo sui suoi rami la sua dimora.  Come tutti sappiamo i folletti sono maestri della mimetizzazione, cosa molto utile quando gli umani vengono a raccoglie...

L'Eremita ed il Natale, tarocchi nel bosco

Immagine
 Passeggio nel bosco e tiro fuori una carta dal mio mazzo di tarocchi, cosa vuole dirmi? L'Eremita mi fa venire subito in mente un vecchietto che si aggira tra questi alberi alla ricerca di qualcosa, cosa sarà? Funghi? Fate? O semplicemente un po' di pace? Ci penso un po' e mi rivedo in questo anziano signore che ha avuto tanto tempo per pensare a ciò che vuole ed ora ha bisogno di ottenerlo, mi è cresciuta anche la barba a furia di aspettare, ma non credo di essere molto lontano dalla meta. Ho imparato tante cose in questa pausa meditativa, la pazienza prima di tutto, poi a centrare i miei obiettivi, a saper apprezzare i momenti sola e quelli con la famiglia, ho capito che le cose alla fine si realizzano devi solo darti tempo.  Oggi è 9 dicembre e questa è proprio la carta numero 9, a guardarla mi fa venire in mente Babbo Natale: barba bianca, cappello rosso e con il tempo in mano, utile per chi in una notte deve consegnare milioni di regali. Che ne pensi Michela?  Ho co...

Ricordi tutti i nostri baci?

Immagine
 "Caro Amore,  sono passati tanti anni,  così tanti che mi sembra che il cielo sia mutato sopra le nostre teste, ma io ti amo ancora come il primo giorno. Le nostre dita grinzose si intrecciano ancora come quando la prima volta ho avuto il coraggio di prenderti per mano in quei vicoli storici, i tuoi occhi sono ancora magnetici come la prima volta che sono riuscito a sostenere il tuo sguardo, il tuo sorriso è innocente ancora come le volte che ridevi alle mie sciocche battute e la tua mente è meravigliosamente curiosa come quando scoprivamo il mondo insieme. Anche se ora purtroppo ti dimentichi di me."  - No, quest'ultima riga meglio di no. E con un tratto deciso cancellò l'ultima frase. Un uomo sul finire dei suoi anni era alle prese con l'ennesima lettera per sua moglie, le scriveva più volte a settimana imprimendo su quel foglio, attentamente scelto affinché fosse il più bello, tutti i suoi ricordi migliori. La sua calligrafia non era mai stata elegante, ma ave...

Guarda il mondo e scatta per me

Immagine
L'autobus sobbalzava e la ragazza stringeva ancor più a sé la sua macchina fotografica, era un vecchio modello, di quelli in cui ancora bisognava inserire manualmente il rullino. Fotografare era la sua passione, aveva strumenti molto più moderni per farlo, ma quella macchinetta era un dono speciale capace di darle sempre la giusta ispirazione.  Piccole goccioline di pioggia battevano sui vetri delicatamente, era una grigia mattinata di novembre, non troppo cupa da spegnere l'entusiasmo del suo appuntamento, a dirla tutta, niente avrebbe potuto sottrarle il sorriso quel giorno. Arrivò la sua fermata, le porte si aprirono con uno stanco sbuffo ed i suoi piedi scesero sull'asfalto bagnato, fece un grosso respiro e si incamminò lungo la strada tracciata da grossi mattoni lisci e color antracite che conducevano all'entrata del luogo dell'incontro. Attraversando i corridoi incrociava tanti visi conosciuti salutandoli con un cenno, era oramai più di 1 anno che li scorgeva ...

La leggenda Jack O' Lantern

Immagine
 Il fabbro che truffò il diavolo. Jack abitava in Irlanda ed era un fabbro tarchiato e con sudici vesti, la barba trascurata ed i denti consumati, non aveva moglie e passava ore alla taverna bevendo e scommettendo. Tuttavia n on manteneva mai fede ai suoi debiti, truffava i poveri sventurati che lo incontravano senza conoscere la sua fama di imbroglione e se qualcuno provava ad opporsi diventava violento e minaccioso. La sua avarizia era tale da venir soprannominato " Stingy Jack" ovvero Jack l'avaro. Il diavolo venuto a conoscenza dell'esistenza di un simile essere umano divenne curioso e volle andare a fare la sua conoscenza. Incontrò Jack sulla strada per l'osteria e capì subito che era un individuo degno della dannazione eterna, Jack però non era uno sprovveduto e capendo le intenzioni del diavolo lo invitò a seguirlo per bere un paio di bicchieri di birra. Passarono l'intera notte bevendo e quando arrivò il momento di pagare Jack non mancò di dimostrare l...

Vernice blu e arancione

Immagine
L'ansia per quella sera era palpabile fin dal mattino. Charlie si svegliò spalancando gli occhi e sedendosi di scatto sul letto, la coperta a scacchi in lana scozzese cadde a terra e ci mancò poco che il ragazzo ci scivolasse sopra quando iniziò a correre per scendere rapidamente le scale. La colazione era pronta in tavola ed alla la torta di zucca mancava già qualche fetta, Charlie ne tagliò un pezzo e notò subito che emanava un tiepido calore. "L'ho tenuta sulla piastra calda come piace a te" disse la madre con un sorriso "Papà e Calan sono usciti prima del solito stamattina e non volevo la mangiassi fredda". Aveva quello sguardo, lo sguardo di quando pensa alla fortuna di avere il suo bimbo speciale. Charlie era l'ultimo genito di una numerosa famiglia di origini scozzesi, sua madre lo ebbe quando era sulla soglia dei 40 anni e lui era così piccolo, dopo tanti anni era inaspettato il suo arrivo, ma riuscire a stringerlo a sé fu la sua gioia più grande...

Madison e la giusta mascotte

Immagine
Era domenica e Madison aspettava seduta sulle scalette di legno del portico, guardava il terreno e muoveva i piedi sollevando la polvere con i suoi scarponcini gialli, d'improvviso il cigolio del vecchio cancello all'inizio della proprietà dei suoi nonni le fece sollevare lo sguardo: "Eccoti finalmente! Stavo quasi pensando che ti fossi dimenticato, non era un'immagine piacevole" Charlie arrivò davanti a lei spingendo la sua bici a mano: "Scusami, ho accompagnato mia nonna a messa, mi dispiace averti lasciato aspettare immersa in tristi pensieri" "Tristi pensieri?? In realtà stavo pensando a quello che ti avrei fatto se non ti fossi presentato" Charlie tornò a guardarla con lo sguardo perplesso con cui aveva incrociato i suoi occhi la prima volta, ma sul volto di lei nacque nuovamente un sorriso: "Sto scherzando!" "Sembri sempre così seria quando scherzi" "Lo so, me lo dicono in molti, ho l'umorismo del nonno. Dai d...

Charlie e la Grande Zucca

Immagine
Charlie era un bambino che amava leggere, la madre lo definiva come il classico "bambino buonissimo" perchè era il componente della famiglia che le dava meno pensieri, poteva portarlo ovunque o lasciarlo solo in casa, sapeva che lo avrebbe ritrovato davanti allo stesso libro con cui lo aveva lasciato. Interagiva poco con i suoi coetanei che erano molto più portati all'attività fisica di gruppo, ma non dovete immaginarlo come un pigro ragazzino sovrappeso, amava andare in bici e lo faceva nei meravigliosi sentieri naturali poco lontani da Decorah Si fermava spesso nel campo di zucche del signor Lumpkin, la targa gli metteva sempre un certa allegria, si leggeva "Lumpkin's Pumpkins" e sembrava quasi destino che coltivasse zucche. Il signor Lumpkin era un uomo anziano con la barba folta e sbiancata, la pelle macchiata dal sole e le mani segnate dall'utilizzo degli attrezzi agricoli, ma lo sguardo era ancora giovane, lo si poteva sorprendere all'alba a gu...

Anne di Tetti Verdi

Immagine
 "Oh, non intendo quel tipo di nome. Intendo proprio un nome che gli avete dato. Non gli avete dato un nome?Allora potrei dargliene uno io?" Avevo appena iniziato a leggere Anne di Tetti Verdi , gradito regalo della mia insta-amica Fiamma, diceva di essere sicura che mi sarebbe piaciuto perchè notava una certa similitudine e, caspita, aveva ragione! Leggendo le prime pagine mi sono sentita accompagnata per mano e lentamente nel mondo di Avonlea , vedevo apparire intorno a me il cielo, i sentieri e la natura fiorente. Mi sono ritrovata faccia a faccia con Anne, questa esile ragazzina con i capelli color rame, occhi curiosi ed una notevole parlantina . Riuscivo a sentire la sua vocina di bimba e sorridevo ascoltandola, che eccellente capacità di fantasticare! Essendo molto introversa non sono mai stata una gran chiacchierona, ma la mia fantasia era capace di creare interi mondi proprio come quella di Anne e l'ho sentita subito affine a me, una cosa in particolare mi ha col...

Il mio girotondo della magia

Immagine
 "In un mondo di mistero e magia, una strega e un valoroso guerriero, partiranno per un viaggio infinito..." Come si sceglie un nickname? Io ho sempre avuto un debole per il nome Elektra per via della super eroina, avete presente quella tutta vestita di rosso, con due sai e fidanzata con Daredevil? Mi ci vedete tutta vestita di latex e spacchi molto audaci? Io no, così ho cominciato a guardare qualcosa di più affine al mio essere, la mia libreria , il mio piccolo mondo, in cerca di una parte di me, ma con mia grande sorpresa mi sono d'istinto voltata verso una sezione diversa, quella di mio marito. Anche lui è un gran divoratore di libri ma la sua passione sono i manga, ha iniziato da piccolo con topolino ed alla fine ci siamo ritrovati a fare cosplay di coppia al Romics. I miei regali più gettonati per lui all'inizio erano proprio fumetti e graphic novel , la sua collezione già ampia è cresciuta e così abbiamo dovuto comprare una libreria in più solo per creare una...

Quando sei triste piovono gattini

Immagine
Era una notte troppo silenziosa ed una mamma gatta, approfittando del sonno dei suoi cuccioli, si allontanava dalla tana per cacciare. Aveva deciso di mettere alla luce i suoi piccoli in una pagliara abbandonata, qualcuno ci aveva lasciato delle stoffe calde e morbide, era lontano dalla strada ed i cani delle case vicino scoraggiavano eventuali predatori; solo le cornacchie della quercia li accanto ed i gufi notturni potevano rappresentare un pericolo, ma ora tutto taceva. Non appena fu abbastanza lontana uno dei micetti, la più piccola, affamata e pestifera, si svegliò e miagolando fece capolino dalla costruzione in tufo. Nello stesso momento una donna stava buttando la spazzatura, ma improvvisamente sentì che qualcosa non andava, aspettava che suo marito le desse conferma di essere arrivato a lavoro, era ancora presto, ma aveva la sensazione che fosse successo qualcosa. Prese il cellulare e gli inviò un messaggio whatsapp: "Cosa è successo?" La doppia spunta blu non c...

Ed ogni offesa si trasformò in fiori

Immagine
C'era una volta una ragazza che viveva in un paese dove i suoi abitanti passavano le loro giornate osservando quello che facevano gli altri. Lei però era diversa, era immersa nelle sue passioni e passava le ore tra pennelli e libri, tra musica e fotografia, tra fornelli e fantasia.  La vedevano passare a passo svelto, tutta presa da qualche nuovo progetto e dai balconi e dalle finestre spesso sentiva vociare. Le frasi che arrivavano alle sue orecchie non erano gentili e lei proseguiva dritta senza guardare, temeva i loro sguardi e si sentiva inadeguata. Un giorno da quei palazzi arrivò un'offesa più forte delle altre, sentì ribollire il sangue e rispose con rabbia, ma dall'alto dei loro appartamenti si sentivano al sicuro e lo scherno continuò ancor più divertito. Sentí il gelo dentro e corse via, portando con sé mille dubbi ed insicurezze.  La testa le scoppiava e sentiva l'affanno, arrivata nel suo amato bosco si sdraiò, chiuse gli occhi ed involontariamente un...

Yakult e la leggenda delle tartarughe

Immagine
In un paese di tartarughe giganti è custodita la formula segreta di un potente elisir. Ogni giorno le tartarughe raccolgono da fonti mistiche in cima ad un alta montagna un nettare ambrato e dolce che sgorga da una sorgente sacra e lo trasportano lentamente fino a valle facendo attenzione a non versarne neanche una singola goccia. Sarebbe una bella idea per una pubblicità no? La nostra dolce Fortuna sarebbe perfetta per questo ruolo, ha già iniziato ad esercitarsi. Scherzi a parte, ho potuto testare questo prodotto e ne confermo l'efficacia, può essere assunto anche in gravidanza ed allattamento e non influisce sul latte che il bambino beve. Ha un buon sapore, per mia figlia è troppo dolce, ma io sento anche una punta acidula agrumata.